Per raggiungere i nostri Obiettivi, prima dobbiamo vederli chiaramente …
La Definizione degli Obiettivi (“Goal Setting”)
Il Goal Setting è una tecnica, utilizzata nel Coaching, che si basa su una serie di domande (tipo un Questionario), tramite le quali il Coach aiuta il suo Cliente (Coachee) a focalizzare meglio i propri Obiettivi.
Questi ultimi possono avere natura diversa e possono essere suddivisi in 5 categorie:
- Obiettivi di Processo: permettono alle persone di acquisire un’abitudine. A titolo di esempio: se l’obiettivo fosse correre la maratona, un Obiettivo di Processo sarebbe alimentarsi in modo sano, corretto ed equilibrato.
- Obiettivi di Performance: sono sotto il controllo volontario delle persone. Tornando all’esempio precedente, un Obiettivo di Performance potrebbe essere rappresentato da correre un’ora al giorno.
- Obiettivi di Mezzo: sono strumentali per raggiungere l’obiettivo finale. Nel caso della maratona, un Obiettivo di Mezzo si identificherebbe nell’assunzione di un Coach Sportivo o di un Preparatore Tecnico.
- Obiettivi di Risultato: sono riferiti all’obiettivo finale, ma che possono non essere governabili dalle persone. Sempre nella casistica sopra esposta, un Obiettivo di Risultato potrebbe essere vincere la maratona.
- Obiettivi di Fine: presuppongono il fine ultimo ovvero lo scopo del “Percorso di Coaching” da parte del Cliente. Il Coach Professionista lo può accertare quando, rivolgendo al Coachee la domanda “Qual è il fine ultimo che ti ha portato a rivolgerti a me?”, spesso non trova risposta perché sottintende un obiettivo celato/problematica.
L’Elaborazione della Mappa degli Obiettivi (“Goal Map”)
La Goal Map è la rappresentazione grafica del Goal Setting, tramite uno “Schema a Diagrammi a Blocchi”, che viene costruita dal Coachee, con l’assistenza del Coach, al fine di avere una visione più chiara dei propri Obiettivi.
L’Elemento Temporale è il requisito essenziale della Goal Map poiché il Cliente deve indicare le Date Realistiche, per poter raggiungere i propri Obiettivi; inoltre nella parte sinistra dello schema devono essere indicati gli Ostacoli (Interni od Esterni), mentre nella parte destra i suoi Alleati/Facilitatori (riferibili anche a sue Potenzialità).
Per prima cosa va identificato l’Obiettivo di Fine (associando ad esso una tempistica di tempo definita e realistica), in quanto è propedeutico per il raggiungimento del “Futuro Desiderato” del Cliente (ciò che lui vuole ottenere).
Il secondo Obiettivo da indicare nella Goal Map è quello di Risultato, unitamente alla Data (indicata dal Coachee). Una volta dichiarato, il Cliente però lo mette da parte (lo accantona), in quanto si deve concentrare a lavorare “per” raggiungere il Risultato, ovvero sui vari Obiettivi di Performance con le relative date indicate.
La corretta costruzione della Goal Map rappresenta una fase molto importante in un Percorso di Coaching, in quanto consente di avere al Coachee una visione più chiara dei propri Obiettivi e di come poterli più facilmente raggiungere.