Il Coach può trasmettere al Cliente un contenuto tale da generare in lui Consapevolezza
Premessa
Partendo dal presupposto che all’interno della Sessione di Coaching, Coach e Coachee comunicano continuamente fa loro, scambiandosi pensieri, emozioni e sensazioni ed inviandosi Feed-back (informazioni di ritorno), non sempre è facile, per il Coach, poterlo fare in modo “efficace”, al fine di rafforzare l’Alleanza instaurata con il Coachee.
La “Comunicazione Efficace” è infatti finalizzata a soddisfare il “bisogno” di “Relazione Efficace” del Cliente, consentendogli di entrare in un processo di consapevolezza, teso a riconoscere e sviluppare le proprie Potenzialità.
La diversa funzione della Comunicazione fra Coach e Cliente nella Sessione di Coaching
Durante la Sessione Coach e Coachee comunicano fra loro utilizzando tutti i Livelli della Comunicazione:
- Verbale: Prevalentemente il Coach è in modalità “Ascolto Attivo”, ma utilizza il livello “Verbale” nel porre Domande o quando formula frasi per chiarire la comprensione o ricevere Feed-back. Il Cliente invece, essendo il “protagonista” della Sessione di Coaching, fa largo uso del linguaggio e delle parole.
- Paraverbale: il Coach lo usa per effettuare l’allineamento sul Coachee; oltre al Timbro e al Ritmo della Voce usa sapientemente il Silenzio. Il Cliente lo utilizza soprattutto quando entra in contatto con le proprie emozioni.
- Non Verbale: il Coach lo utilizza continuamente: non solo nella Prossemica, ma anche nella postura e nello stabilire il contatto visivo con il Cliente, il quale può “comunicare” tante informazioni non rivelate con le parole.
Le Categorie di Interferenze nella Comunicazione fra Coach e Coachee
Nonostante l’intenzione del Coach sia sempre quella di voler comunicare in modo “efficace” con il proprio Cliente, potrebbero originarsi, all’interno della Sessione, alcune tipologie di “Interferenze” quali:
- Disturbi: per esempio la scarsa qualità video o audio della connessione nelle Sessioni di Coaching “on line”.
- Barriere: si pensi a quando il Coach usa un termine specialistico (es.: “Potenzialità”), non compreso dal Cliente.
- Filtri: originati da “pregiudizi” o da “false interpretazioni” che il Coach può avere per stereotipare il Cliente
Conclusioni
Il Coach è “Responsabile” dell’Efficacia della Comunicazione con il Coachee nella Sessione di Coaching e pertanto cercherà di farlo in modo chiaro (evitando di usare termini che questo potrebbe non capire) e diretto (senza far uso di ridondanze e ripetizioni), usando strumenti coerenti con il suo modo di esprimersi (integrando con “autenticità” pensieri, emozioni e sensazioni nel rispetto di quelle proprie ed altrui) ed impegnandosi a trasmettere al Cliente un contenuto tale da generare consapevolezza e idoneo a sostenerlo nel suo processo evolutivo di apprendimento.