Non sempre riusciamo a capire se il nostro interlocutore comprende ciò che comunichiamo
Il Significato della parola “Comunicazione”
La parola “Comunicazione” deriva dal termine latino “Communicare”, la cui radice etimologica è “Communis”, che fa pertanto riferimento all’azione di “mettere in comune” ovvero di “condividere la conoscenza”.
Il Processo di Comunicazione
Tutto parte dal Soggetto Emittente che è colui che invia il Messaggio, ossia il contenuto della comunicazione, tramite un Codice (esempio il linguaggio) ed un Canale (esempio il telefono) al Soggetto Ricevente (il destinatario) e deve essere da quest’ultimo “correttamente compreso” (al netto delle Interferenze, ossia filtri/rumori/barriere).
L’ultima fase del processo di Comunicazione consiste nel Feedback (positivo/negativo) inviato all’Emittente.
I Cinque Assiomi della Comunicazione
Lo psicologo statunitense Paul Watzlawick, uno dei maggiori esponenti della Scuola di Palo Alto in California, sosteneva che “è impossibile non comunicare”, ovvero “ogni nostro comportamento è comunicazione”, sia che lo esprimiamo utilizzando la modalità “verbale” (voce), “paraverbale” (tono della voce) o “non verbale” (corpo).
E’ questo il Primo Assioma della Comunicazione (il termine “Assioma” fra riferimento ad una affermazione che è superfluo dimostrare, in quanto palesemente vera). Gli altri quattro Assiomi sono i seguenti:
- Ogni comunicazione ha un aspetto di contenuto e uno di relazione: l’interlocutore interpreta il senso e significato del linguaggio, nell’ambito della relazione esistente fra i soggetti.
- La natura di una relazione dipende dalla punteggiatura delle sequenze di comunicazione: ovvero è un continuo alternarsi di flussi comunicativi da una direzione all’altra.
- La comunicazione può essere analogica e digitale: la prima intesa come “paraverbale” e “non verbale”, la seconda come “verbale”
- Gli scambi di comunicazione sono simmetrici e complementari: i primi avvengono fra interlocutori che si considerano sullo stesso piano (es.: amici), i secondi invece riguardano relazioni non paritetiche (es.: lavoro).
Come Comunicare Efficacemente
Secondo lo psicologo di origine armena Albert Mehrabian, la modalità comunicativa verbale (ossia quella a cui prestiamo maggiore attenzione nel rapporto con gli altri) ha un’efficacia molto bassa contrariamente a quanto siamo portati a pensare (solo il 7%), mentre la paraverbale il 38% e ancora di più la non verbale (il 55%).
Pertanto, se vogliamo comunicare efficacemente con gli altri, abituiamoci ad osservare e ascoltare più che a parlare!