Nell’ambito delle Relazioni Umane saper riconoscere e gestire le Emozioni non basta più
Definizione di Intelligenza Emotiva
Lo psicologo Daniel Goleman, nel libro “Intelligenza Emotiva”, la definisce come “capacità di riconoscere e gestire non solo le proprie Emozioni ma anche quelle altrui”: con il passare del tempo il concetto di “Intelligenza Emotiva” è divenuto preponderante rispetto al concetto classico di “Intelligenza”, tanto che oggi si presta maggiore attenzione al “Q.E.” (Quoziente Emotivo) rispetto al “Q.I.” (Quoziente Intellettivo) quando si deve valutare una persona.
Il primo (elaborato successivamente rispetto al “Q.I”) misura la capacità di un soggetto di percepire, controllare, valutare ed esprimere le proprie emozioni, a differenza del secondo che si prefigge lo scopo di misurare o valutare l’Intelligenza di un individuo, ovvero il suo sviluppo cognitivo, tramite i Punteggi assegnati alle risposte di un Test.
Definizione di Intelligenza Relazionale
Il concetto di “Intelligenza Relazionale” è stato sviluppato dallo psicologo Howard Gardner, il quale ha creato la seguente definizione: “quella qualità umana di saper leggere ed interpretare le situazioni sociali (i comportamenti, i desideri, le preferenze, i processi decisionali propri e altrui) ed utilizzare questa comprensione per creare relazioni serene, efficaci, produttive: ossia individuare le modalità di interazione comunicative e relazionali fra le persone”.
In sintesi l’Intelligenza Relazionale attiene a quella particolare capacità umana di sapersi “adattarsi” bene in tutte le circostanze (anche quelle meno favorevoli) e di riuscire a capire come rapportarsi sempre al meglio con gli altri.
La Differenza fra Intelligenza Emotiva e Relazionale
Da quanto sopra esposto emerge quindi una sostanziale differenza fra le due tipologie di Intelligenza: la prima fa riferimento alla sfera “personale-emotiva”, mentre la seconda alla sfera “personale-relazionale” dell’essere umano.
L’Intelligenza Emotiva, oltre ad essere una Potenzialità (la n° 5) collegata alla Virtù della Saggezza e Conoscenza, si fonda su: Consapevolezza Emotiva (abilità di orientare i propri comportamenti conoscendo le proprie emozioni), Autocontrollo (capacità di gestire le proprie azioni), Motivazione (incentivo a fare bene), Empatia (capacità di entrare nei panni dell’altro) ed Abilità Sociali (attitudini da tenere per interagire con le emozioni delle altre persone).
L’Intelligenza Relazionale la potremmo definire come “l’evoluzione dell’Intelligenza Emotiva” poiché, partendo dalla capacità di riconoscere e gestire le proprie ed altrui emozioni, consente lo sviluppo di “relazioni soddisfacenti”.