Non sempre è facile distinguere una Emozione Secondaria: ecco alcuni utili consigli
Definizione di Emozione
La parola “Emozione” deriva dal latino “e-moveo”, che letteralmente significa “muovere verso”, oppure “sentire una spinta verso qualcosa” e, richiamando la definizione fornita dall’Oxford English Dictionary, fa riferimento ad “ogni agitazione o turbamento della mente, sentimento, passione o stato mentale violento o eccitato”.
In sintesi, le Emozioni sono ricollegabili a “stati mentali e fisiologici, associati a modificazioni psicologiche, a stimoli interni o esterni, naturali o appresi” che provocano come conseguenza “una tendenza istintiva ad agire”.
Quali sono le Emozioni Primarie
Come abbiamo avuto modo di approfondire nell’articolo “Le Principali Emozioni dell’Essere Umano”, queste sono rappresentate dalla Felicità, Tristezza, Disgusto, Rabbia, Paura e Sorpresa (anche se quest’ultima è considerata da Paul Eckman come “derivante” dalla Paura e difatti in ambedue le Emozioni gli occhi sono ben aperti e sgranati).
Quali sono le Emozioni Secondarie
Oltre a queste, ve ne sono però moltissime altre che presentano sfumature più particolari e diverse rispetto a quelle Principali che sono state analizzate dagli studiosi Alan S. Cowen e Dacher Keltner della University of California.
Sono infatti emerse altre 21 Emozioni Secondarie (in aggiunta alle 6 Emozioni Primarie) che sono le seguenti: Ammirazione, Adorazione, Apprezzamento Estetico, Divertimento, Ansia, Soggezione, Imbarazzo, Noia, Calma, Confusione, Desiderio Ardente, Dolore Empatico, Estasi, Eccitazione, Orrore, Interessamento, Nostalgia, Sollievo, Amore Romantico, Soddisfazione e Desiderio Sessuale. Tale nuova “gamma emotiva” è stata elaborata e catalogata da Cowen e Keltner sulla base delle reazioni mostrate da gruppi di persone che si sono volontariamente sottoposti ad assistere a brevi video contenenti immagini tali da suscitare “Esperienze Emotive”.
Come riconoscere le Emozioni Secondarie
Quando si vive una Emozione (di qualunque natura e tipo essa sia) non è semplice gestire lo Stato d’Animo che si crea a nostro piacimento: infatti, se con la ragione ci prefiggiamo sempre di “imporci” e “dominare” una Emozione, difficilmente ci riusciamo, poiché talvolta si presentano nei momenti più disparati e quando meno ce lo aspettiamo!
E’ comunque estremamente importante imparare a riconoscerle, accettarle ed utilizzarle in modo funzionale (ovvero senza necessariamente temere di cadere sempre in preda della Paura” o della “Rabbia” ma di saper sfruttare invece le loro caratteristiche “positive”, collegate all’adrenalina positiva e all’impulso all’azione che queste ci trasmettono).
Anche per quanto riguarda le Emozioni Secondarie è importante ad esempio distinguere l’Ansia dalla Paura perché, così facendo, possiamo circoscrivere la nostra difficoltà a gestire il nostro Stato d’Animo solo a quelle circostanze che creano in noi Agitazione (e che magari non sono sotto il nostro controllo) e non la vera Emozione della Paura.