Spesso si confondono i due termini, ma non sono sinonimi fra loro
Cos’è la Resistenza?
“Avevo un paesaggio. Ma per poterlo rappresentare occorreva che esso diventasse secondario rispetto a qualcos’altro: a delle persone, a delle storie. La Resistenza rappresentò la fusione fra paesaggio e persone”.
Queste parole dello scrittore Italo Calvino, estrapolate dal suo libro “I sentieri dei nidi di ragno”, racchiudono il significato di “Resistenza”, ossia l’attitudine dell’uomo a contrastare efficacemente il prodursi di determinati effetti.
Se immaginiamo un paesaggio, una pianta dotata di grandi e profonde radici (esempio una quercia) è sicuramente più resistente rispetto ad altre alle intemperie e agli eventi atmosferici (freddo, vento, pioggia, grandine ecc.).
Per un essere umano, la “Resistenza” è anch’essa profondamente collegata all’esperienze personali e rappresenta davvero una “fusione” fra noi e il mondo circostante, coinvolgendo tutte le sfere di vita quotidiana (famiglia, amici, lavoro, sport), allorché si presenta un evento imprevisto (lutto, contrasto, separazione, licenziamento, sconfitta ecc.).
Tutto ciò provoca, da parte nostra, continui adattamenti (spesso non voluti) al verificarsi di cambiamenti esterni.
Cos’è la Resilienza?
La parola “Resilienza” deriva dal latino “Resalio”, iterativo di “Salio”, che connotava il gesto e lo sforzo di coloro che erano caduti in acqua a risalire subito sull’imbarcazione capovolta dalla forza delle onde del mare in tempesta; in metallurgia essa indica invece la “capacità di un metallo di resistere alle forze che gli vengono applicate”.
Se immaginiamo un paesaggio, una pianta “resiliente” potrebbe essere rappresentata dal “giunco” che, pur essendo meno resistente di altre, riesce a sopravvivere al vento o alla pioggia, semplicemente flettendo il proprio fusto.
Pietro Trabucchi, psicologo dello sport, definisce una persona “resiliente” quando questa è in grado sia di persistere nel perseguire obiettivi sfidanti e sia di riuscire a fronteggiare efficacemente le difficoltà che si frappongono.
La “Resilienza”, da un punto di vista psicologico, fa quindi riferimento alla capacità di reagire agli eventi negativi con un atteggiamento di fiducia ed ottimismo e di trasformare quelli che sembrano “ostacoli” in “opportunità”.
La Differenza fra Resistenza e Resilienza
In sintesi possiamo affermare che la differenza fra “Resistenza” e “Resilienza” sta proprio nell’approccio “mentale”: la persona “resistente” subisce un evento imprevisto esterno e “resiste”, reagendo con un atteggiamento negativo; la persona “resiliente”, al momento che si verifica un problema, “resilie” positivamente, traendone un vantaggio.